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Cosa dice mamma

Circobotero, alla ricerca del mio posto

“Questo non è uno spettacolo, i bambini non dimostreranno la summa di ciò che hanno imparato al corso. Solo, cercheranno il proprio posto in questo gruppo sociale“. Più o meno così il maestro del Circobotero ha presentato la lezione aperta dei piccoli circensi di 5 e 6 anni. Avevano sempre fatto lezione di nascosto, dietro una tenda. Dalla quale ogni tanto sbirciavamo senza farci notare. E per la maggior parte ci godevamo le risate segrete, e i racconti entusiasti tornando a casa.

E così i pulcini sono entrati emozionati e hanno iniziato a divertirsi. Noi eravamo in prima fila, per la prima volta nella vita. Ed era il posto migliore dove guardare i nostri figli felici. Li abbiamo visti riuscire e li abbiamo visti sbagliare. Con lo stesso sorriso concentrato e divertito. Li abbiamo visti camminare su un rullo che rotolava via e lanciare rovinosamente bacchette in aria. Li abbiamo visti in equilibrio sulla trave e fieri, in piedi sulla sfera. Sulla vetta del mondo e a fare salti altissimi. E capriole. Li abbiamo visti cercare, sì, il loro posto. In questo luogo che è una scuola di vita prima che di circo. Che è il luogo dell’equilibrio, non necessariamente riuscito ma assolutamente cercato. Li abbiamo visti accolti, li abbiamo visti parte di un gruppo, di una piccola e grande società, li abbiamo visti guidati, nell’arte del gioco come in quella della disciplina. Li abbiamo visti affrontare le loro paure, col fiato corto e lo sguardo di meraviglia. Li abbiamo visti riprovare e li abbiamo visti osare. Li abbiamo visti, e visti loro. Prima che le loro fragilità.
Perché questo è il posto dove le etichette restano fuori, non esiste “disabilità”, “disturbo dell’attenzione”. Non esiste “vittima di maltrattamenti”. Esistono bambini, anzi persone. Con i loro diritti, le loro fragilità, le loro competenze. Il loro bisogno di crescere, qualunque sia la forma che prenderanno.
È stato bello così come preannunciato. È stato ciò che desidero per i miei figli. Un tempo per sbagliare e uno spazio per emergere. Non prevalere. Solo, brillare.
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